Off-season: alla ricerca della pausa perfetta

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Sempre meno ciclisti effettuano lo "stacco" invernale. Molti continuano a pedalare, riducendo i carichi di lavoro.
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Curiosando sui social per ciclisti come Strava, abbiamo osservato una tendenza sempre più diffusa: la drastica riduzione del numero di giorni di Off-Season, lo stop dopo la stagione. A favore di una periodizzazione del riposo anche durante l’anno, specialmente nei mesi di giugno e luglio. Questa scelta si rivela utile per i professionisti, che possono così lavorare al meglio sugli obiettivi stagionali con recuperi mirati; per gli amatori, invece, offre l’opportunità di far coincidere il momento di riposo con le ferie estive, dedicando più tempo alla famiglia senza compromettere il proprio percorso sportivo.

Tradizionalmente, l’off-season, il periodo tra la seconda metà di ottobre e la prima metà di novembre, è per molti ciclisti il momento ideale per prendersi una pausa di due o tre settimane prima di iniziare la preparazione per la nuova stagione. Ma è davvero necessario per tutti
Per chi percorre annualmente distanze, come 8.000-10.000 chilometri, questa pausa può essere ridotta, se se ne sente il bisogno, a una sola settimana o massimo dieci giorni. Continuare a pedalare senza fermarsi troppo a lungo può risultare più vantaggioso, magari mettendo momentaneamente da parte i lavori specifici per godersi il clima mite di questa stagione.

Off-Season: la componente psicologica è molto importante

Non va trascurata la componente psicologica: il recupero mentale è importante, ma per chi non accumula troppi chilometri, uno stop prolungato potrebbe rallentare la crescita della forma fisica e del livello di allenamento a lungo termine. Riducendo questo periodo, è possibile recuperare le energie fisiche e mentali senza perdere completamente la base di allenamento costruita durante la stagione.

Questi giorni sono perfetti per introdurre attività alternative alla bicicletta. Tra queste, la corsa a piedi rappresenta un’opzione particolarmente interessante. L’impatto maggiore rispetto alla pedalata può infatti stimolare e rafforzare muscoli meno coinvolti nel ciclismo, come quelli delle gambe, migliorando stabilità e resistenza complessiva.

La corsa apporta benefici notevoli a livello cardiovascolare, poiché aumenta la capacità polmonare e migliora l’efficienza del sistema cardiocircolatorio. Aggiungere qualche sessione di corsa a mantenere l’organismo pronto ad affrontare sforzi intensi, un dettaglio utile per intraprendere al meglio la nuova stagione. È un’attività sempre più comune tra gli appassionati, perché non solo favorisce la varietà nell’allenamento, ma consente anche di mantenere alto il livello di fitness senza caricare eccessivamente le articolazioni, specialmente se praticata su terreni morbidi come sterrati o piste in erba.