Stefania Andriola in visita al polo produttivo Nalini

Nalini Andriola
Da sinistra, Giuseppe Bovo (direttore generale Nalini), Stefania Andriola, Claudio Mantovani (titolare Moa Sport) ed Emiliano Borgna (vicepresidente ACSI).
Tempo di lettura: 4 minuti

Lo staff Nalini ha ospitato nella sede della Moa Sport la giornalista Stefania Andriola. Per iniziare una nuova collaborazione, nata sotto la buona stella di ACSI Ciclismo, che parla di passione per lo sport, di impegno e di valori condivisi.
Stefania Andriola, volto noto televisivo, attualmente impegnata nella redazione di Meteo.it è attrice, presentatrice e grande appassionata di sport. In particolare di ciclismo. Vanta nel suo curriculum molte collaborazioni prestigiose, fra le quali spicca anche la Gazzetta dello Sport.

«Credo di avere già avuto la passione del ciclismo – ha commentato Andriola – quando ero nella pancia della mia mamma. Scherzi a parte, quando ero piccolina, già amavo sfrecciare sopra al mio triciclo. E poi da ragazza usavo spesso la bicicletta per raggiungere le mie amiche o semplicemente per un giro nel verde. Nel 2003 poi ho avuto la fortuna di essere scelta come Miss Estathè, la Miss che premiava la maglia rosa al Giro D’Italia. E questo mi ha portata a conoscere da vicino il mondo del ciclismo dei grandi professionisti.
«Lavorando su quelle tappe mi sono letteralmente innamorata dei mezzi utilizzati dai corridori, sognando e sperando un giorno di poterne avere una tutta per me. Quel sogno si è avverato una decina di anni fa, quando è arrivata la mia prima bici da corsa. E da allora non ho più smesso di macinare chilometri. Dico sempre che per me la bicicletta è il mezzo perfetto per andare a quella giusta velocità che mi permette di scoprire le bellezze che il nostro territorio ci offre. In sella mi sento libera, felice e riesco a scaricare le tensioni quotidiane.”

Della tua visita alla Nalini-Moa Sport, cosa ti ha maggiormente colpito?

«Direi la passione celata dalle persone che con la luce negli occhi mi parlavano della loro attività e di come vengono realizzati i vari capi. Conoscevo già questa impresa italiana che va avanti da quasi sessant’anni ma poterla vedere da vicino mi ha fatto toccare con mano quanto sia importante avere una produzione totalmente made in Italy. In più mi sono resa conto che si tratta di un’azienda dove la maggioranza delle persone che lavorano sono donne e sinceramente questo “lato rosa” mi ha colpita.
«In ogni angolo c’è qualcosa da imparare riguardo la lavorazione dei tessuti che indossiamo per praticare sport e poi mi sono letteralmente persa guardando le tante foto che sono appese sui muri, firmate da grandi campioni del passato e del presente che hanno vestito Nalini. Claudio Mantovani mi ha fatto da cicerone, spiegandomi tutti i vari passaggi che portano alla realizzazione dell’abbigliamento e in lui ho proprio visto la fierezza di chi si sente parte di una grande famiglia. In più è un pozzo di ricordi… un’appassionata come me potrebbe stare ore e ore, se non giorni, ad ascoltare le sue storie».

Invece com’è nato il rapporto con ACSI?

«Devo ringraziare Emiliano Borgna. Mi ha contattata lui vedendomi spesso presente a eventi legati alla bici. Mi ha detto di avere molta ammirazione per me, per le cose che faccio e per la passione che trasmetto. Ero già stata tesserata con ACSI nel 2020 e ho rinnovato la mia iscrizione anche quest’anno, dove mi sono trovata a pedalare con lui in diverse occasioni. Uno dei momenti più belli passati insieme è stato il Suzuki Bike Day in cui Emiliano è stato un ottimo gregario che mi ha portato in cima alla Gallisterna. Conoscendoci più a fondo ho capito di avere molte visioni in comune con lui. Tengo tantissimo a far passare il messaggio che è più importante a volte godersi il tragitto che la velocità o la prestazione fine a se stessa che lascio ai professionisti»

Stefania Andriola, giornalista e ciclista appassionata.
Le tue valutazioni sul ciclismo femminile: cosa ti senti di suggerire alle ragazze che vogliono avvicinarsi a questo sport?

«Sono contenta di vedere sempre più donne in bicicletta anche se la maggioranza in questo sport è ancora maschile. Devo dire che sono molto fortunata perché ho parecchie amiche che condividono con me l’amore per la bicicletta. E con cui riesco a fare dei bellissimi giri. Suggerirei alle ragazze di mettersi subito in sella. Lasciando perdere chi dice che sia uno sport non adatto alle donne o che le donne che vanno in bici diventano troppo mascoline. Non è assolutamente vero. Come per ogni cosa nuova, suggerisco di farla per gradi, come ho fatto io all’inizio.
«Ricordo le mie prime uscite sui 25 massimo 30 chilometri, poi sono passata a 50, poi a 60 e ora riesco tranquillamente a raggiungere anche 90-100 chilometri a uscita. Direi poi loro di non scoraggiarsi, di godersi ogni pedalata e, soprattutto, di circondarsi di persone che non la vivono in maniera prettamente agonistica, ma come momento di condivisione, scoperta delle città, dei luoghi che spesso non abbiamo il tempo di conoscere. Una raccomandazione importante mi sento di farla soprattutto per chi vuole pedalare su strada: a volte anche 1000 occhi non bastano, quindi non bisogna mai abbassare il livello di attenzione!».

NRS Ladies: sarai la team leader di questo progetto: cosa ne pensi?

“Sono onorata di essere la team leader di questo progetto proprio perché credo nel potere che ha la bicicletta di farci sentire bene e a contatto con il mondo che ci circonda. Portare sempre più donne in bicicletta, creare una squadra che in giro per l’Italia si faccia portavoce di un movimento femminile sulle due ruote è totalmente in linea con i miei credo e i sentimenti che mi trasmette questo fantastico mezzo.
«Ho sempre detto ad esempio che durante il periodo nero del COVID andare in bicicletta è stato il mio antidepressivo naturale e penso questo: se anche solo una ragazza, una donna dopo averci viste o sentite parlare, decide di salire in sella spronata da noi, allora sì che sarò ancora più felice e darò un ulteriore senso a questa mia grande passione».

Per candidarsi per far parte delle 5 NRS Ladies che parteciperanno alle gare del circuito tutto ACSI 2025, basta mandare una mail a info@nalini.com descrivendo la propria passione per la bici e allegando un’immagine in sella.
Per seguire Stefania, di seguito i sui canali social: facebook – instagram