Ha fatto discutere (e un po’ sorridere) l’episodio accaduto alla Gran Fondo Tre Valli Varesine domenica scorsa (cliccate qui per la notizia). Nell’ultima prova del Prestigio, il primo gruppo del percorso medio (101 chilometri), sul traguardo è finito in mezzo al pubblico e si è ritrovato nella corsia sbagliata, tra le transenne e il marciapiede di sinistra. Risultato? I ciclisti per tagliare la finish line hanno dovuto scavalcare le transenne.
Per questo motivo poi l’organizzazione della Tre Valli Varesine, la Società Ciclistica Binda, ha dovuto neutralizzare l’ordine di arrivo mettendo tutti a pari merito al primo posto. Qui trovate le classifiche ufficiali della gara.
Noi di Cicloturismo eravamo sul posto per realizzare un ampio servizio che troverete sul numero di novembre. Ma non siamo stati testimoni oculari dell’accaduto perché impegnati sul percorso Gran Fondo. Su quel rettilineo però siamo passati in moto, abbiamo visto come erano disposte le transenne e abbiamo raccolto un po’ di testimonianze oculari di questo episodio.
Gli ultimi 400 metri della corsa erano tutti transennati, per la massima sicurezza. Sicurezza che è stata al top anche lungo tutto il tracciato, con ben 4 ore di chiusura alle auto.
L’errore di percorso è avvenuto prima dell’ultima rotonda. In quel tratto la strada è molto larga e prima della rotatoria erano già presenti le transenne, sia al centro che sulla destra della sede stradale. Lo sbaglio c’è stato in quel punto. I ciclisti si trovavano sulla sinistra della rotatoria e hanno continuato in quella direzione, non rendendosi conto che la corsia giusta era quella di destra, come anche da codice della strada.
Chi guidava il gruppo, per la velocità e l’adrenalina della volata, non si è accorto dell’errore e si è portato dietro tutto il plotone. Ma dobbiamo anche aggiungere che davanti ai corridori erano presenti le auto di apertura corsa, della giuria e le moto scorta, che però erano un po’ distanti, sempre per questione di sicurezza.
I ciclisti sono finiti in mezzo al pubblico e per fortuna non c’è stato nessun incidente. Soltanto una bici rotta a causa di un atleta che, capito l’errore, ha effettuato una rapida inversione ed è stato centrato da un altro granfondista.
Abbiamo contattato telefonicamente l’organizzazione della Società Ciclistica Binda per avere una spiegazione dell’accaduto.
La risposta ufficiale della Tre Valli varesine
«Prima di tutto siamo i primi dispiaciuti per questo episodio – ci hanno detto dal comitato organizzativo – ma se c’è stato uno sbaglio siamo anche noi responsabili in qualche modo. Credevamo di aver fatto tutto nel modo giusto. Evidentemente le fasi finali, dalla disposizione delle transenne alle segnalazioni, potevano essere gestite diversamente. Ma se quindici atleti della categoria 19/34M hanno preso per errore la corsia parallela a quella d’arrivo, dobbiamo prenderci anche noi le responsabilità dell’accaduto. In quel frangente c’è stato un errore di interpretazione del gruppo. Non potevamo far altro che neutralizzare l’arrivo. Per noi sarà uno spunto per migliorare ancora».
C’è da aggiungere che tutti coloro che viaggiavano dietro al gruppo di testa hanno imboccato l’arrivo nel modo corretto. Nessun altro ha sbagliato strada. Quindi l’errore è stato dettato dalla concitazione del momento e da un’interpretazione errata del finale di gara.
A tutti i ciclisti coinvolti in questo spiacevole episodio l’organizzazione della Tre Valli Varesine ha già assicurato l’iscrizione per il prossimo anno e si è impegnata a ripagare i danni della bici danneggiata.