Il mondo in una bici. Tutti a pedalare tra le colline ricamate da vigneti, in una domenica di sole, passione e fatica. La Prosecco Cycling è questo: un brindisi che non finisce mai, lo stile di un evento che sfida il tempo. Ventuno edizioni, ed è sempre come la prima volta. Sono 2.700 i ciclisti che hanno preso parte all’edizione 2024, svoltasi, come da consuetudine, tra le colline coltivate a vigneto. Un mondo in bicicletta con 26 nazioni e tre continenti (Europa, America e Oceania) rappresentati in piazza Marconi a Valdobbiadene. Un evento a tutto tondo, in cui la passione per la bicicletta, libera dai vincoli di un esasperato agonismo, diventa volano per la valorizzazione del territorio, vetrina per la promozione di prodotti tipici ed emozione per la grandiosità dei panorami.
Prosecco Cycling è tutto questo, e molto di più. Uno sguardo rilassato sul mondo, da un osservatorio speciale come quello delle colline Unesco. Senza dimenticare l’impegno per le buone pratiche finalizzate alla salvaguardia dell’ambiente. condiviso con gli organizzatori di TD Five Boro Bike Tour di New York, di Cape Town Cycle Tour e di RBC GranFondo Whistler di Vancouver, tre fra gli eventi cicloamatoriali più partecipati al mondo
«Ogni anno è un’emozione nuova – confessa Giancarlo Moretti Polegato, presidente di Villa Sandi -. Pedalare tra le colline del Prosecco è una gioia immensa. Il nostro territorio, per quanto noto, ha ancora bisogno di farsi conoscere nel mondo e quest’evento ha molti meriti». Gli fa eco Fausto Pinarello: “P come Prosecco Cycling e P come Pinarello – sottolinea –. Con la Prosecco Cycling abbiamo alle spalle un lungo percorso comune, sin da quando è nata la nostra gran fondo, e da quest’anno ci siamo ulteriormente avvicinati, diventando partner di un evento che rappresenta una realtà importante in un territorio sempre più centrale per il ciclismo”.
Presente all’evento anche Claudio Chiappucci: «Ho perso il conto delle mie partecipazioni alla Prosecco Cycling – ammette El Diablo –. La festa inizia alla fine? Sì, perché qui gli ultimi sono protagonisti come i primi, ma in realtà stiamo festeggiando da giorni…».
A fare gli onori di casa il sindaco di Valdobbiadene, Luciano Fregonese: «Per la Prosecco Cycling è un’edizione da record – osserva -. Lo dicono i numeri, ma non solo. La manifestazione si è ritagliata uno spazio tra gli eventi più significativi a livello internazionale, grazie all’esperienza di chi la organizza, alla bellezza dei luoghi e all’impegno verso la sostenibilità ambientale”.
La partenza alle ore 8.30, sotto un cielo in cui il triplano della Jonathan Collection ha disegnato un tricolore e con la colonna sonora di “Nessun dorma” di Luciano Pavarotti. Poi, lasciata alle spalle piazza Marconi, subito la strada in salita. Con il gruppone dei partecipanti alla Prosecco Cycling anche i numerosi ciclisti che hanno scelto la versione offroad, la Prosecco Gravel Contest, che si disputava su un percorso di 71 chilometri in buona parte su strade bianche.
Tutti insieme, ma senza fretta. Perché alla Prosecco Cycling, che da tempo è aperta anche alla partecipazione delle bici a pedalata assistita, i partecipanti non hanno neppure il numero appeso al telaio (“Solo il nome, perché da noi nessuno è un numero”, spiegano gli organizzatori). Quasi tutti i concorrenti si sono fermati, mettendo piede a terra, al termine dell’iconica salita del Muro di Ca’ del Poggio, per onorare il classico ristoro con Prosecco e scampi. Ne sono stati serviti 250 chili. Lo stesso è avvenuto in corrispondenza delle altre soste gourmet: a Refrontolo e a Falzé di Piave, dov’è stato addirittura servito il classico spiedo dell’Alta Marca.
Anche quest’anno lo spettacolare percorso della Prosecco Cycling si snodava sulla distanza di 100 chilometri con un dislivello totale di 1.400 metri. Un pizzico di agonismo è stato offerto dal rilevamento dei tempi impiegati su tre importanti salite ((Zuel di Qua, Ca’ del Poggio e Collalto) e la somma dei crono ha determinato una classifica finale che ha premiato 12 atleti. In campo maschile festa per Giovanni Pietribiasi (Panozzo; Junior), Giulio Pelucca (MrBike Team; Senior 1), Matthias Mayr (Senior 2), Daniele Reghellin (San Vito di Leguzzano; Veterani 1), Sergio Gianola (Comola Bikaffe 36; Veterani 2), Davide Ferrari (Argon 18 Hicari Max; Gentleman 1), Giuseppe Bovo (Formigosa; Gentleman 2), Gabriele Guarini (New MT Bike; Super Gentleman 1 ) e Antonio Villa (Bindella; Super Gentleman 2). Tra le donne successi di Giorgia Bandini (Pink Wawe; Women 1), Federica Baldassatici (Stefan; Women 2) e Gloria Gandini (America Sport; Women 3).
Con il suo agonismo divertente e mai banale, Prosecco Cycling è anche l’esaltazione del perfetto spirito di squadra. I modenesi del GS Sportissimo, come già l’anno scorso, si sono imposti nella speciale classifica a squadre che ha premiato la squadra capace di piazzare sul traguardo più atleti (ben 56) nell’arco di 30”. Alle loro spalle CIA Treviso (43) e Team Armistizio (38).
Il Team Tartaruga, a dispetto del nome, si è aggiudicato la classifica “Fun Team”, riservata alle squadre più veloci che sono riuscite a piazzare sul traguardo almeno 5 ciclisti nell’arco di 30”. Il tempo veniva rilevato sul 5° classificato. Al secondo posto il Gruppo Ciclistico Arcade (2h17’16”), al terzo il Bike Team Fontanelle.
Il premio per il ciclista proveniente da più lontano è andato all’australiano Peter Pellicano, arrivato da Main Beach, Queensland. Il We2gether Team è stato invece assegnato ai veneziani del MTB Mania Team, autori di una coreografia tutta all’insegna del tricolore. Due premi speciali, infine, per la squadra estone Tartu Team, vincitore della classifica Maglia Nera, come squadra più lenta sulle tre salite cronometrate, e anche ultima arrivata sul traguardo di piazza Marconi.
Al termine della Prosecco Cycling tutti i partecipanti sono stati accolti a Villa dei Cedri per un appuntamento finalizzato alla valorizzazione dei prodotti del territorio. Lì è avvenuto l’ultimo brindisi di una giornata indimenticabile, a base di tiramisù, il dessert trevigiano per eccellenza, e di Prosecco Docg. Con i ciclisti anche i 1.100 addetti al servizio d’ordine che hanno garantito la sicurezza sulle strade.