Solo, seduto a riprendere fiato, c’era anche un volto noto: Riccardo Meggiorini, ex attaccante tra le altre di Inter, Bari, Bologna, Torino e Chievo, ritiratosi dal calcio giocato due anni fa quando vestiva la maglia del Vicenza in Serie B.
Riccardo, che percorso hai affrontato?
“Il medio, perché il chilometraggio corrispondeva a quello che di solito copro con le mie uscite. Percorso bellissimo e sicuro, complimenti all’organizzazione. Tornerò sicuramente”.
Eri da solo?
“Sì, sono venuto da Verona da solo. Doveva esserci anche un mio amico, ma purtroppo ha avuto problemi di lavoro e non ha potuto partecipare. Adesso mi butto al pasta party”.
Da quanto pedali?
“Da un annetto circa. Ero alla ricerca di uno sfogo e di un’alternativa al calcio. Il motocross, che mi piace, non era praticabile perché troppo rischioso per lo sport che facevo. Ho scoperto il ciclismo e va bene così, è salutare e mi diverte”.
Quante ore pedali?
“Riesco ad uscire quasi tutti i giorni e mi mantengo tra i 70 e i 100 chilometri. Credo di essere intorno ai 10.000 chilometri stagionali”.
A quante Gran Fondo hai partecipato?
“È la seconda dopo la Avesani, poi sarò alla Dorelan di Peschiera del Garda. Sono ancora un neofita, avrò modo di scoprire tanti eventi. Il ciclismo, peraltro, mi permette di non affaticare ulteriormente i muscoli maggiormente sottoposti a sforzo da calciatore”.
Oggi cosa fai?
“Collaboro con un centro riabilitativo per i giovani calciatori che si sono infortunati e do lezioni individuali. E non appena posso, pedalo”.