Formicolio e perdita di sensibilità alle mani: ecco i motivi e come risolvere

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I ciclisti, soprattutto quelli che affrontano lunghe pedalate, non di rado riscontrano problemi come addormentamento e perdita di sensibilità alle mani. Questi disturbi possono manifestarsi anche durante uscite più brevi e sono causati da vari fattori. È importante comprendere e analizzare le cause di questi problemi per trovare le giuste soluzioni.

Un sintomo comune è il formicolio, spesso localizzato nella parte centrale della mano o a livello del polso. Questo può indicare un’eccessiva compressione dei nervi nel tunnel carpale. La perdita di sensibilità alle mani è un problema comune tra i ciclisti. Alcuni appassionati possono anche percepire una sensazione simile a una scarica elettrica dal polso alla mano, che rende difficile mantenere la presa sul manubrio, segnalando una compressione dei nervi.

La prevenzione è fondamentale per evitare che questi problemi si ripresentino. La postura sulla bicicletta è cruciale non solo per l’efficienza e la performance, ma anche per il comfort e la salute delle articolazioni e dei muscoli. Quando si affrontano questi problemi, è importante considerare l’intero sistema corpo-bicicletta, non solo la zona interessata.

La posizione del manubrio è cruciale, specialmente nelle bici da corsa. Quando si pedala in “presa alta”, con le mani sulla parte orizzontale del manubrio, il polso non dovrebbe piegarsi. Se il polso va in iperestensione, significa che l’appoggio non è corretto. Questo può essere causato da uno scarto sella-manubrio troppo piccolo, un attacco manubrio corto o un’inclinazione errata dell’attacco. In alcuni casi, montare l’attacco manubrio in negativo o aumentare il dislivello tra sella e manubrio può risolvere il problema.


Le leve del freno devono essere parallele alla piega del manubrio. Il braccio deve essere in linea con la mano. Se il polso si piega verso l’interno o l’esterno, significa che le leve non sono posizionate nel modo corretto.

L’arretramento della sella è un altro fattore importante. In una bici ben equilibrata, il peso del corpo dovrebbe distribuire all’incirca il 40% del carico sulla ruota anteriore e il 60% sulla ruota posteriore. Se riduciamo l’arretramento della sella per una posizione più aggressiva e aerodinamica, l’equilibrio dei pesi si sbilancia, aumentando la pressione sui polsi e causando una compressione eccessiva dei nervi.


Un telaio troppo lungo può causare problemi. Se il tubo orizzontale è più lungo del necessario, si pedala sempre “in punta di sella”, spostando il baricentro in avanti e scaricando troppo peso sul manubrio. Questo non solo provoca disagio, ma può anche rendere la bici meno controllabile in discesa.

Infine, come ultimo fattore, la distanza eccessiva tra sella e manubrio anche con un tubo orizzontale di dimensioni adeguate. In questo caso, è importante rivedere l’arretramento della sella o optare per un attacco manubrio più corto per risolvere il problema.


Non solo la postura in sella influisce sui problemi alle mani, ma anche il modo in cui si utilizza la bici durante la pedalata. La posizione delle mani, il punto di appoggio sulla sella e la modalità di spinta sui pedali sono tutti fattori determinanti.