Pink Flamingos, in giro per gli ospedali oncologici della Sardegna dopo aver sconfitto il cancro

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Le Pink Flamingos pronte per la partenza del loro speciale giro della Sardegna
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Come reagire alla sfortune della vita? La risposta ce l’ha fornita Cristina Concas, cagliaritana doc, che qualche anno fa ha dovuto affrontare una terribile lotta contro il cancro. Per fortuna Cristina è riuscita a superare quella tremenda malattia e lo ha fatto decidendo di non arrendersi allo sconforto causato della terribile notizia, ma cercando un modo per andare avanti.

«Dopo aver concluso il ciclo di chemioterapia ho deciso che non era il caso di deprimermi, ma di trovare uno stimolo per reagire – ci ha raccontato Cristina – quel brutto periodo mi aveva lasciato enormi sofferenze e, su consiglio di un’amica, ho deciso di provare a farmi un giro in bici nel parco Molentargius di Cagliari, famoso per essere il luogo dove nidificano i fenicotteri rosa. Nei giorni successivi mi sono sentita bene e poco dopo ho deciso di ripetere il giro. Ogni volta che tornavo da una pedalata stavo sempre meglio e proposi ad altre donne che avevano affrontato come me il tumore di accompagnarmi nelle mie uscite».

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Le Pink Flamingos ad Alghero

Così che è nata l’associazione Pink Flamingos, il nome viene dai fenicotteri rosa che facevano da sfondo alle pedalate di Concas e delle sue compagne di avventura nel parco di Cagliari: «Inizialmente facevamo una ventina di chilometri, poi siamo passati a 30, a 50 e infine a 100 km. A quel punto, nel 2022, abbiamo deciso di creare un’associazione e di fare un Tour della Sardegna. L’obiettivo di questa iniziativa è quello di dare una speranza a chi come noi ha sofferto di cancro e di dimostrare che si può e si deve reagire. Come dico sempre: bisogna tornare a “vivere” e non a “sopravvivere”».

Proprio sabato scorso si è conclusa la terza edizione di questo speciale tour Sardegna, organizzato dall’associazione Pink Flamingos. Si tratta di giro dell’isola, circa 700 km per 7 mila metri di dislivello da percorrere in una settimana, che attraversa i principali ospedali oncologi sardi: «Quando è partita questa iniziativa eravamo solo 5 donne, nel 2023 siamo salite a 11 e quest’anno a 15. Questo giro, dallo scorso anno, ha inoltre preso uno scopo benefico, visto che grazie ai fondi raccolti dalle donazioni e ai soldi degli sponsor siamo riuscite a racimolare la somma sufficiente per compare un casco refrigerante (strumento che serve per evitare la caduta di capelli durante la chemio terapia, ndr) che abbiamo donato all’ospedale di Alghero».

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Foto di quest’anno delle Pink Flamingos in una delle loro tappe negli ospedali oncologici della Sardegna

Cristina ha spiegato il perché di questa iniziativa: «Purtroppo gli ospedali pubblici italiani sono privi di questi caschi, presenti solo in alcune cliniche private. Però si tratta di uno strumento che ogni ospedale dovrebbe avere, in quanto molte persone non vogliono fare la chemio o ne ritardano l’inizio, con gravi conseguenze, perché hanno paura di perdere i capelli. Purtroppo il costo proibitivo non permette l’acquisto agli ospedali pubblici e quindi abbiamo deciso di provare a fornirlo noi. Anche quest’anno, infatti, siamo riusciti ad arrivare alla somma di quaranta mila euro raccolti, così da poter comprare un nuovo casco refrigerante da donare a un altro ospedale della regione».

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