PRESTIGIO / BGY Airport Granfondo, uno storico percorso tra le valli bergamasche

La BGY Airport Granfondo è pronta a tornare a Bergamo il 5 maggio 2024 (Credits: Sprint Cycling Agency)
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Il 5 maggio, proprio come la prima edizione del 1996, si correrà la BGY Airport Granfondo. Quella che era conosciuta fino al 2022 come la GF Felice Gimondi, trarrà dall’aeroporto “Il Caravaggio” di Milano Bergamo il suo vantaggio. In primo luogo perché Orio al Serio collega 38 destinazioni tra cui le mete più ambite dai ciclisti, e poi perché verrà offerto a tutti un servizio impeccabile.

Giuseppe Manenti, che organizza la BGY Airport Granfondo da 26 edizioni, spiega che i corridori che parteciperanno – secondo le previsioni il 15% in più rispetto al 2023 – saranno proprio coccolati. L’aeroporto, a soli 4 chilometri dalla partenza della GF, è dotato di un’officina meccanica interna in cui a tutti i partecipanti che arrivano con l’aereo verrà portata la bici, montata, gonfiata. Così potrà ognuno recarsi al vicino hotel in bici, anche perché quello di Bergamo è il primo aeroporto bike-friendly d’Europa: tramite il suo innovativo anello ciclopedonale, è infatti possibile raggiungere direttamente in sella il cuore di Bergamo. Il lunedì, ugualmente, le bici verranno sistemate dall’organizzazione della Gran Fondo per poter essere imbarcate correttamente.

Un altro vantaggio della Gran Fondo, che quest’anno sarà parte del Prestigio di Cicloturismo, è sicuramente dato dalle zone attraversate. «Le valli bergamasche, oltre ad essere molto belle, sono ricche anche di storia e di cultura. Lo dimostra il fatto che ogni anno il Giro d’Italia, Il Lombardia o altre gare di professionisti scelgono di passare qui».

In base all’allenamento e al livello di preparazione, ogni atleta potrà scegliere fra tre diversi percorsi che ricalcheranno lo storico tracciato:

  • Corto (percorso da 89,4 km)
  • Medio (percorso da 128,8 km)
  • Lungo (percorso da 162,1 km)

«La maglia celebrativa – spiega Manenti – è ricca di rimandi alla gara. Ci sono dei simboli che ricordano le tre vette principali che la Gran Fondo attraversa (Colle del Gallo, Selvino e Val Taleggio), un rimando all’aeroporto, una fantasia che da anni ricorre in tutto il materiale, i bersagli rappresentano i comuni attraversati e infine una rappresentazione della città vista dall’alto che si espande fino all’aeroporto».

Se non avesse un aneddoto da raccontare vorrebbe dire che non sarebbe vissuta al 100%. Si fa quasi fatica a pensare ad un solo evento particolare in 26 anni di BGY Airport Granfondo, ma Manenti ne sceglie uno. «Ci sarebbe un aneddoto per ogni edizione, ma quello che più ricordo è legato al 2019. Nevicò a Selvino e dovemmo andare con gli autobus a recuperare tutti i corridori che rimasero bloccati e soccorrere chi purtroppo era rimasto un po’ assiderato. La cosa assurda? Erano ben 62 anni che mancava la neve a Selvino ed era maggio».