Con i suoi 2770 metri (2.764 stando alle carte ufficiali), il Col de l’Iseran è il più alto valico stradale delle Alpi. Dodici metri più dello Stelvio e 26 più del Col dell’Agnello. La sua resta tra le scalate più ambite da ciclisti e cicloturisti, specie quelli intenti a ripercorrere le strade della leggenda delle grandi corse a tappe. Anche nel 2024 sarà possibile percorrerlo in tutta tranquillità e sicurezza all’inizio dell’estate. Per tutta la mattinata di domenica 23 giugno la strada che sale all’Iseran dal versante meridionale sarà chiusa al traffico motorizzato e riservata ai soli ciclisti. Si svolgerà L’Iserane, scalata cicloturistica aperta a tutti, senza classifiche. E’ stabilito un tetto massimo di 250 partecipanti.
Si parte da Bonneval-sur-Arc (m. 1787), a circa 35 chilometri da Modane, che si trova a sua volta all’imbocco del traforo del Fréjus, che collega Francia ed Italia. La salita misura 13,2 chilometri ed ha una pendenza media del 7,4%, con alcuni passaggi oltre il 10%. Ad inizio estate è frequente che nel troncone finale della scalata la strada sia fiancheggiata da enormi muri di neve. In inverno il Col de l’Iseran viene ovviamente chiuso al traffico e la neve caduta sulla strada viene rimossa soltanto verso fine primavera.
Il percorso da Bonneval-sur-Arc al valico resterà chiuso al traffico automobilistico dalle ore 8.30 alle 12. Il ritrovo è fissato per le ore 8 presso Hôtel du Glacier des Evettes, sede di accoglienza ed animazione (concerti, tombola, ecc). Al Col de l’Iseran i ciclisti troveranno poi un ricco ristoro. Gadget per tutti i partecipanti.
Il Tour de France non ha scalato molte volte il Col de l’Iseran. In tutta la sua storia l’ha inserito sole otto volte nel suo percorso. Sono transitati in testa i belgi Félicien Vervaecke (1938) e Sylvère Maes (1939, durante una cronometro individuale), il francese Pierre Tacca (1949), l’austriaco Adolf Christian (1959), lo spagnolo Fernando Manzaneque (1963), l’italiano Claudio Chiappucci (1992) e l’ucraino Yaroslav Popovych (2007). Nel 2019 le pessime condizioni meteo costrinsero l’organizzazione del Tour a bloccare sull’Iseran la tappa che si sarebbe dovuta concludere a Tignes. Vinse il colombiano Egan Bernal.