
Quelli della Svizzera sono tra i passi alpini più ambiti. È imminente la chiusura di buona parte di essi per la stagione invernale, per scalarli, quindi, i cicloturisti e i cicloamatori dovranno attendere la prossima primavera. Intanto, però, possono informarsi sulle mete che vorranno mettere nel mirino nel 2024 anche utilizzando il portale del Touring Club Svizzero (TCS), inaugurato solo qualche mese fa. In esso vengono fornite gratuitamente informazioni complete su una settantina di valichi svizzeri, catalogati su due siti: il Portale dei Passi Svizzeri e quello dei passi di importanza locale.
Per ognuna delle salite vengono forniti dati in continuo aggiornamento sulle condizioni stradali, restrizione del traffico, viabilità e meteo, oltre ad informazioni statiche su chilometraggio, larghezza della strada e pendenza. In ogni scheda non mancano poi notizie storiche ed aneddoti.
Con il 69% di zone montagnose, la Svizzera è il Paese dell’Europa occidentale con il rilievo più importante. Non sorprende quindi il cospicuo numero di passi. Vi si trovano in effetti più di cento valichi stradali che rappresentano spesso, per la loro posizione, delle frontiere naturali tra due cantoni o tra la Svizzera e gli Stati confinanti (Italia, Francia e Austria). Molti ritengono erroneamente che il valico più alto della Confederazione sia il Nufenenpass, 2.478 metri. In realtà lo scettro spetta all’Umbrailpass (chiamato anche Giogo di Santa Maria) che con i suoi 2.501 metri d’altitudine fa pure da confine tra i Grigioni e l’Italia. Superano quota 2000 anche Gran San Bernardo, Bernina, San Gottardo, Furka, Albula, Sempione, Julier, Spluga, Flüela, San Bernardino, Susten, Grimsel, Sanetsch, Croix-de-Coeur, Oberalp, Ofen (Fuorn) e Forcola di Livigno.