Jan Ullrich, vincitore del Tour de France 1997, non ha nascosto la propria gioia e il proprio entusiasmo partecipando alla 16ª edizione di Pedalando coi campioni, la cronosquadre non competitiva organizzata a scopo benefico intorno al lago di Endine ideata dall’ex professionista Ennio Vanotti e dall’Unione Ciclistica Casazza. Il campione tedesco ha corso a fianco dell’ex compagno di squadra Giuseppe Guerini, del belga Rudy Pevenage, che fu coéquipier di Saronni, e alcuni cicloamatori dell’azienda Limar. Ullirch ha apprezzato la manifestazione bergamasca, disputatasi in una giornata estiva e che, come di consueto, ha devoluto il ricavato in beneficenza. I destinatari della generosità degli ex professionisti sono stati quest’anno i bambini seguiti dall’ABE (Associazione Bambino Emopatico), che dal 1981 è al fianco dei giovani affetti da leucemia, tumori, immunodeficienze e patologie ematologiche croniche.
Pedalando coi campioni 2023, che ha voluto anche ricordare Dario Acquaroli, scomparso di recente, ha visto la partecipazione di 110 ex professionisti, capitani di altrettanti team completati da 615 cicloamatori e cicloturisti di tutte le età. Oltre a Jan Ullrich erano ai blocchi di partenza Gianni Bugno, Gianni Motta, Evgenij Berzin, Claudio Chiappucci, Rudy Pevenage, Marco Giovannetti, Tommy Prim, Dino Zandegù, Roberto Visentini, Paolo Savoldelli, Andrea Tafi, Beppe Guerini, Paolo Tiralongo e Marco Velo, cui si sono aggiunti il biker Bruno Zanchi, vincitore della Coppa del Mondo nel 1995, l’olimpionica del salto in alto Sara Simeoni e l’ex allenatore dell’Atalanta Calcio Lino Mutti. Corposa anche la rappresentanza femminile, richiamata a Casazza dalla presenza di alcune campionesse del ciclismo rosa come Edita Pučinskaitė, Roberta Bonanomi, Imelda Chiappa, Lidia Arcangeli e Nadia De Negri. «Ogni anno la risposta degli ex professionisti e degli amatori ci stupisce – ha commentato il patron Ennio Vanotti – e questa volta il meteo ci ha facilitato le cose, permettendoci di vivere a pieno quella che è una festa del ciclismo, priva di contenuti agonistici e all’insegna della beneficenza».