Il lato dolce della fatica: la Paris-Brest è un classico della cucina francese

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La PBP è anche un dolce, si chiama semplicemente “Paris-Brest” – senza ritorno, e lo ha inventato non lontano da Parigi il pasticciere di Maisons-Laffitte Louis Durand per celebrare proprio la Paris-Brest-Paris.

Era il 1909, e allora la corsa era riservata ai professionisti. Ideato in quella occasione, e molto gradito ai corridori per il suo deciso apporto energetico, è diventato un classico della pasticceria francese.

L’impasto è di pasta choux, quella dei bigné per intenderci, ripieno di crema e burro e decorato con scaglie di mandorle. Come dicevamo, l’apporto calorico non è indifferente. Diciamo che è perfetto per premiarsi alla fine della lunga fatica della PBP, che ricordiamo partirà il 20 agosto.

Organizzata per la prima volta dall’Audax Club Parisien nel 1891, la Paris-Brest-Paris è l’evento ciclistico più antico del mondo ancora organizzato regolarmente su strade aperte. Partendo dal lato sud della capitale francese, si viaggia per 600 chilometri a ovest attraverso la Bretagna fino alla città portuale di Brest sull’Oceano Atlantico prima di tornare lungo la stessa rotta: 10.000 metri di dislivello in totale.