La tragedia di Ferrara / Il diciassettenne si è risvegliato dopo un intervento molto delicato. La preside: «È un miracolo»

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Si è risvegliato il ragazzo di 17 anni che mercoledì sera era in bici con Manuel Lorenzo Ntube in via Pomposa, alla periferia di Ferrara, e che come lui è stato travolto da un trentasettenne alla guida di un Suv. Il colpevole – un uomo del posto di 37 anni – inizialmente si è dato alla fuga, poi si è costituito nella notte. Intanto per i compagni dei due ragazzi, che frequentano la seconda B dell’istituto Einaudi di Ferrara, ieri c’è stata la buona notizia del miglioramento di E. A., che dopo essere stato sottoposto a quello che i medici hanno definito un delicatissimo intervento, ha finalmente aperto gli occhi nel suo letto del reparto di rianimazione dell’ospedale di Cona dove è ricoverato dal giorno dell’incidente.

«Un piccolo miracolo», lo ha definito la preside Marianna Fornasiero, che assiste le due famiglie. Intanto gli studenti dell’Einaudi ed anche quelli di altre scuola della città hanno organizzato una serie di iniziative per non dimenticare Manuel. All’Einaudi è stato osservato un minuto di silenzio, le lezioni sono state sospese. L’altro giorno c’è stata una piccola cerimonia di commemorazione al parco Pareschi, con tutte le scuole di Ferrara. Le pareti della scuola sono state tappezzate di cartelloni, e uno dei professori ha lanciato l’idea di dedicare il campetto della scuola a Manuel. Ma non sono questi i progetti che si dovrebbero fare a sedici anni.