Ha 58 anni, è un’infermiera e lavora in un centro medico privato. La storia della Gran Fondo Stelvio Santini 2022 è quella di Tina Hartmann, arrivata dalla Danimarca per partecipare per la prima volta alla “classica” italiana. Vive in una piccola città chiamata Karise. Come allenamenti durante la settimana alterna due uscite di corsa (tra i sette e gli undici chilometri per volta) e tre in bicicletta per un totale di circa 200 chilometri. Su quicicloturismo un’intervista a tuttotondo con questa protagonista della Gran Fondo Stelvio Santini 2022.
Come sei venuta a conoscenza della Gran Fondo Stelvio Santini?
Ho fatto La Marmotte cinque anni fa con Ruby Travel e avevo visto che lo scorso anno erano stati sullo Stelvio. Così ho pensato che questa fosse l’occasione giusta per debuttare.
È la tua prima volta in Italia? Hai già fatto altre salite sulle Alpi?
Sono stata più volte in Italia, e in qualche occasione ho pedalato in compagnia di mio marito. Ma la Stelvio Santini 2022, è stata la prima gara in Italia in assoluto per me.
Il Mortirolo è duro come viene descritto?
No, non credo.
Quanti km fai in un anno?
Circa 6000 chilometri.
Hai viaggiato da solo o in gruppo per arrivare alla Stelvio Santini?
Con mio marito e Ruby Travel.
Come hai organizzato la logistica?
Il viaggio per l’Italia, è stato in macchina con mio marito, con le biciclette sul bagagliaio dell’auto. Ci siamo fermato una notte Austria.
Hai già indossato la tua maglia da gara con i tuoi amici?
La mia maglia della gara è rotta e mi dispiace tanto. Ho già scritto all’organizzazione e spero di averne una nuova, così posso mostrarla a tutti mentre corro oppure quando esco ad allenarmi.
Qual è l’immagine che conservi della gara?
Penso che sia stata una grande gara.
Prossimo appuntamento in Italia?
Penso che sarà la Maratona delle Dolomiti del prossimo anno.
