Marina Montedoro ci apre le porte del magico mondo delle Colline del Prosecco, patrimonio dell’Unesco: «Puntiamo molto sul cicloturismo»

Marina Montedoro, presidentessa dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline di Conegliano e Valdobbiadene
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Ci sono decine di migliaia di luoghi dove poter andare in bicicletta, ma nessuno è come loro. Le Colline del Prosecco, patrimonio dell’Unesco, tesoro dell’Umanità che negli ultimi anni sono diventate il regno preferito dei ciclisti. Oggi il cicloturismo è un’esperienza multisensoriale e in un contesto unico e meraviglioso come quello del verde teatro naturale delle Colline di Conegliano e Valdobbiadene, ogni scatto fuori-sella e ogni colpo di pedale regala emozioni. Con Marina Montedoro, presidentessa dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline di Conegliano e Valdobbiadene entriamo nei segreti di un Veneto sempre più “bike-friendly”, a misura di bici e di cicloturista. Un’intervista esclusiva tutta da gustare, su quicicloturismo.

Marina Montedoro e il cicloturismo sulle Colline patrimonio dell’Unesco: paesaggi rurali unici e meravigliosi

Un anno che si aperto alla grande, con il ritorno degli appassionati dall’estero: «Il 2022 sembra essere l’anno della ripartenza, ma in realtà già lo scorso anno le Colline hanno registrato un trend in crescita rispetto agli anni della pandemia. È chiaro che in questo 2022, soprattutto a partire dalla primavera, abbiamo visto un’impennata dovuta sicuramente alla ripresa di tante attività sul territorio che attraggono da un lato il turista di prossimità e dall’altro anche i turisti stranieri, in particolare quelli europei da Germania, Austria, etc.».

L’Associazione per il Patrimonio delle Colline di Conegliano e Valdobbiadene è una realtà molto giovane e con tante idee frizzanti: «Siamo stati fondati all’inizio della pandemia, per cui abbiamo vissuto appieno il primo anno e mezzo-quasi due di blocco pieno delle attività e quindi per noi è un po’ un inizio. Il 7 luglio di tre anni fa le Colline sono state inserite tra i patrimoni dell’Umanità nella riunione dell’Unesco a Baku. Le attività che promuoviamo servono a dare visibilità internazionale al nostro territorio. Dobbiamo fare in modo che le Colline diventino una meta turistica mondiale, quindi quando abbiamo iniziato a parlare di questo con la regione Veneto, abbiamo puntato su elementi che per noi, possono essere strategici. Quindi da un lato la presenza su guide e testate di risonanza internazionale, con un numero di utenti elevato.

Marina Montedoro, ci racconta come la regione Veneto stia sfruttando con spiccato spirito di iniziativa e intraprendenza, la forza del cicloturismo: Con la regione Veneto abbiamo puntato anche sul ciclismo, non soltanto quello professionistico ma coinvolgendo anche la sfera turistica di questo bellissimo sport. Sappiamo benissimo come il Veneto sia la prima regione in Italia nel porre l’attenzione sul ciclismo, sport e turismo devono interagire. Oggi il turismo lenta si fa a piedi e in bicicletta. Quindi questi sono i due elementi sui quali puntare sulle nostre colline. Non siamo diventati patrimonio dell’Umanità per il vino, per il prosecco, ma grazie all’unicità del nostro paesaggio rurale. Sicuramente dobbiamo tanto ai viticoltori, altrimenti non avremmo mai avuto questo paesaggio, il nostro grande valore aggiunto dove non si va in macchina o con i mezzi a motore, ma in bicicletta o a piedi. Quindi il connubio è perfetto.

Turismo che piace, con la bici al centro del “villaggio”

Un turismo lento e sostenibile, che rappresenta il presente e il futuro per l’Associazione per il Patrimonio delle Colline di Conegliano e Valdobbiadene di Marina Montedoro: Noi puntiamo per l’80% sul turismo lento ed è quello che i turisti ci chiedono. Un modo di intendere il turismo di concerto con la sostenibilità: il primo impegno che la nostra associazione ha con l’Unesco è quello di mantenere la sostenibilità del sito e la sostenibilità non può non passare dal rispetto dall’ambiente, andando in bici, a piedi o con mezzi elettrici. Ora con le e-Bike tutti possono pedalare in libertà, diventa così un modo per stare tutti insieme. Le nostre colline non sono facili e le e-Bike le rendono accessibili a tutti. Questo rappresenta un volano per la nostra economia, per i luxury hotel dedicati alle bici e molto altro ancora.

ll futuro tra Giro d’Italia, Ca’ del Poggio, Giro-E, Cycling Stars Criterium, Prosecco Cycling e Nova Eroica Prosecco Hills

La scelta degli eventi, in questo senso, è mirata proprio al mondo del ciclismo: «Il Giro d’Italia da noi non mancherà mai e noi non mancheremo come associazione: la cronometro vinta da Filippo Ganna nel 2020, il passaggio da Ca’ del Poggio e poi il Giro-E che ha avuto il suo ruolo e ancora il Cycling Stars Criterium che ha aperto quest’anno anche alle donne. Abbiamo creduto molto anche nella Nova Eroica: oggi c’è sempre più attenzione verso quelli che vanno in bici per il piacere della scoperta del territorio, Nova Eroica Prosecco Hills quindi ci ha dato grande soddisfazione».