Il casco ci salva la vita: sì ma quanto dura?

Prova su strada uomini junior, un'ape sul casco di Remco Evenepoel
Tempo di lettura: 2 minuti

Il casco è il dispositivo di protezione principale del ciclista. E’ obbligatorio in tutte le competizioni professionistiche e amatoriali. Tuttavia, il codice della strada non lo rende obbligatorio per l’uso quotidiano.

Sta di fatto che negli anni, tanti appassionati che in prima persona hanno “provato” l’esperienza di una caduta o di un incidente, si sono fatti portavoce in prima persona di quanto sia fondamentale il casco tra la vita e la morte.

Se abbiamo la fortuna di non incorrere mai in incidenti, il casco non ha un “fine vita” o una “scadenza”. Apparentemente sembra sempre lui… Tuttavia, lo stato di conservazione incide molto sulla resistenza agli urti nel tempo. Non solo: a volte può capitare addirittura di picchiare la testa e di non rovinare nemmeno il casco nella sua scocca esterna.

Tre fattori che determinano il degrado di un casco

Sono tanti, e non sono sottovalutabili. Il casco oggi è fatto in materiali estremamente leggeri, il che non vuol dire che siano meno sicuri, (anzi…) ma piuttosto che siano più delicati di una volta.

A caratterizzare molto la durata e l’efficacia di un casco ci sono prima di tutto gli agenti atmosferici (sole, calore, umidità) che ne determinano il progressivo deterioramento. Non da ultimo, il sudore che corrode letteralmente i punti di contatto con la nostra pelle.

La prima valutazione da fare quindi è per quante ore la settimana usiamo il casco per gli allenamenti e soprattutto dove viene collocato quando non è utilizzato.

Il secondo fattore da tenere a mente è quando subiamo un impatto. In questo caso il casco assorbe l’urto e si ha una compressione dell’Eps (materiale con cui viene realizzato). Di conseguenza le caratteristiche meccaniche vengono perse e il casco non sarà così sicuro per un futuro impatto. La seconda valutazione quindi è valutare l’entità dell’urto subito anche se da fuori non vediamo danni evidenti.

La terza considerazione riguarda il modello di casco scelto. Chiaramente tutti i caschi (dal più economico al più caro) devono essere omologati e sicuri (controlliamo sempre le etichette). Le differenze però ci sono, sia in termini di comodità, che di durata. Un caso più caro, vuol dire meno peso addosso e più più comodità. Quali durano di più? Difficile dirlo con certezza. Il mercato è molto ampio di scelte e i materiali utilizzati oggi giorno sono veramente tanti. La sicurezza non dovrebbe incidere sul prezzo. Quello che sicuramente incide invece non è la “carcassa” del casco, ma piuttosto i suoi componenti come luci, visiere, lacci e gomme protettive.

Ma quindi quanto durano i caschi?

Se la bici è parte sostanziale della nostra giornata, a prescindere dalle condizioni meteo, allora ogni stagione (massimo due) è consigliato passare ad un nuovo modello. Se volgiamo, anche solo per stare al passo con le mode…

Se invece la bici è solo uno strumento di divertimento per quando abbiamo tempo e soprattutto per quando non piove, possiamo permetterci anche una durata di 3 o 4 anni. Ma se prendete un urto, e il casco rimane integro, correte subito dal vostro negoziante di fiducia per una accurata valutazione ed una eventualmente sostituzione.