1001Miglia: il 16 agosto la sfida monstre di 1583 chilometri

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La 1001Miglia che prenderà il via tra un paio di settimane è per effetto della pandemia un evento meno planetario, rispetto al solito, e molto più … europeo. Le misure introdotte per arginare la diffusione del Covid19 hanno costretto quasi tutti gli iscritti provenienti dagli altri continenti a rinunciare alla partecipazione. I soli extraeuropei che si presenteranno a Parabiago lunedì 16 agosto arrivano da Stati Uniti d’America (6), Canada (5) e Brasile (7). Mancheranno purtroppo tutti quelli provenienti dall’Est asiatico, soprattutto giapponesi, indiani, cinesi, indonesiani e thailandesi, e dall’isole oceaniche, come australiani e neozelandesi, che sarebbero stati costretti ad un troppo lungo periodo di isolamento prima della partenza.

La 1001Miglia (330 partenti, tra cui 26 donne) resta comunque una delle manifestazioni ciclistiche più internazionali, perché avrà al “via” randonneurs di 31 nazioni, Italia compresa. Dopo gli ultracyclers di casa nostra, i più numerosi saranno quelli della Germania (56), seguiti da quelli di Spagna (16), Grecia (15), Francia (13), Belgio (10), Romania (9), Inghilterra (8) e Svizzera (8).

La non stop di Parabiago si svolge sulla distanza di 1583 chilometri (il dislivello è di 15.500 metri) e va portata a termine nel tempo massimo di 132 ore. Attraversa sette regioni (Lombardia, Piemonte, Liguria, Toscana, Umbria, Lazio ed Emilia-Romagna). Sono previsti 16 punti di controllo intermedio a Casella Ligure, Deiva Marina, Gorfigliano, Pontedera, Castelnuovo Berardenga, San Quirico d’Orcia, Bolsena, Cortona, Figline Valdarno, Scarperia, Lugo, Massa Finalese, Pieve Coriano, Colorno e Fombio. Undici di questi avranno locali attrezzati per il riposo.

www.1001migliaitalia.it