La Columbus cambia la proprietà ma resta fedele alla sua storia

Nella foto, da sinistra, Marcello Segato, amministratore delegato, Walter De Luca, marketing e divisione Apparel and Accessories, Antonio Colombo, socio di minoranza del gruppo
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Se c’è un’entità che nella sua lunga storia prima ancora di cercare i numeri ha sempre privilegiato l’idea, questa è la Columbus di Antonio Colombo. Ha inventato la Rampichino quando ancora non esisteva la mountain bike. Ha proposto il cicloturismo quando ancora in Italia era una pratica sconosciuta. Ha cercato sempre l’innovazione abbinando alla qualità tecnica del prodotto una cura per l’estetica che oggi è patrimonio di molti, ma che quando era perseguita dalla Columbus sembrava quasi il capriccio di un elite, salvo rivelarsi una precursione dei tempi. La Columbus si è sempre identificato nel suo leader, appunto Antonio Colombo, che ha fatto del suo amore per l’arte il marchio di fabbrica anche dei suoi prodotti ciclistici.

La forte personalizzazione ha quindi favorito lo stupore quando è stata comunicata la cessione della quota di maggioranza dell’azienda. Lui si schernisce e chiama in causa la moglie: «Il mondo Cinelli e Columbus non sarebbe quello che è senza la vicinanza e la comunanza della passione che ho avuto con mia moglie che ha sempre partecipato da protagonista alla gestione delle aziende». «L’azienda – ci ha raccontato Antonio Colombo è in pista da 102 anni ed è arrivato il momento di pensare al suo futuro. Non ho un figlio interessato alla gestione e so quanto sia difficile prendersene carico se non si ha una vocazione: è successo a me. «Pensare al futuro dell’azienda non vuol dire che sono stufo, anzi: continuo a divertirmi in questo mondo. Valga, a conferma di ciò, che pur avendo trovato più volte interlocutori interessati all’acquisto ho sempre declinato le offerte perché non mi convincevano fino in fondo e non avevo problemi a mantenere il mio ruolo».

Poi cosa è successo?

«Ho trovato una persona che ha mostrato più simpatia per il nostro marchio, un apprezzamento sincero per il nostro stile, forse favorito anche dal fatto che questa persona, Victor Luis, viene dal mondo della moda, ha una bella storia, mi sono lasciato convincere».

Ci racconta la bella storia?

«È nato nelle Azzorre e giovanissimo con la sua famiglia è emigrato negli Stati Uniti. E’ la storia di gente che si è fatta da sé, costruendosi una strada importante nel mondo del lusso. E’ una realtà con un fatturato di cinque miliardi di dollari. Luis ha voluto investire in un settore in crescita come quello dell’outdoor, dello sport. E lo ha fatto non con il suo gruppo, ma a livello personale. E questo è stato per me un valore aggiunto. Ho scelto lui perché ho capito che non si trattava di un investimento fine a sé stesso, ma di una passione coltivata».

Un’altra azienda italiana che se ne va all’estero…

«Altri avrebbero portato altrove l’azienda, con lui e con la mia quota di minoranza penso di essere riuscito a garantire anche la milanesità del gruppo. D’altra parte il suo ingresso non è stato solitario».

Chi lo accompagna?

«È arrivato Marcello Segato come nuovo amministratore delegato, un uomo di grande esperienza nella mobilità, capace di garantire la continuità nella proposta e nel dinamismo. E con lui torna in Cinelli anche Walter De Luca a conferma di rapporti talmente solidi da essere stati coltivati anche quando erano impegnati altrove e oggi sono felici di tornare laddove erano iniziati i propri cammini professionali. In effetti un altro vanto dell’azienda milanese è quello di aver formato un’ampia classe dirigente che ha negli anni arricchito altre aziende con la propria conoscenza».

Antonio Colombo, socio di minoranza dunque, resta comunque nell’azienda con il ruolo di direttore artistico di entrambi i marchi con l’impegno di continuare il cammino sulla strada già tracciata. E l’amministratore delegato, Marcello Segato, sintetizza in maniera perfetta la mission della rinnovata realtà: «Far crescere Cinelli e Columbus nel mondo dell’alta gamma e mettere a profitto su più vasta scala le invenzioni che ne hanno segnato la storia».