Alta Badia: Vins alaleria, in bici per degustare vini all’aria aperta

Un pit-stop gustoso in bici, con i prodotti tipici dell'Alto Adige, in una foto d'archivio
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È un connubio vincente quello tra i migliori vini dell’Alto Adige, e i più bei paesaggi dell’Alta Badia. Non c’è infatti palcoscenico migliore di questi luoghi nel cuore delle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO, per scoprire le varie sfaccettature dei vini altoatesini. Gli appuntamenti con “Vins alaleria”, il termine ladino per “vini all’aria aperta”, danno la possibilità di vivere un’esperienza indimenticabile con i vini dell’Alto Adige. Questi potranno essere degustati dai partecipanti e verranno raccontati da un esperto sommelier, in location sempre diverse e rigorosamente all’aria aperta, con un numero ridotto di partecipanti, rispettando in questo modo le regole anti-Covid.

Alta Badia, quanti appuntamenti per gli amanti della bici e del vino

I nove appuntamenti sono suddivisi per argomento, spaziando dai vini bianchi, rossi, dolci, oppure abbinati ad una selezione di formaggi pregiati. Agli appuntamenti dedicati prettamente ai vini dell’Alto Adige si aggiungono due serate riservate al gin e ai distillati della regione. Ogni incontro si svolge in location particolari, selezionate con cura in base alla tipologia di vino presentato.
Il primo appuntamento si avrà luogo venerdì 16 luglio e si chiamerà “Una regione nel bicchiere”, siccome verranno serviti uno spumante, un bianco un rosso e un vino da dessert, alle pendici dell’iconico Santa Croce. Il 23 luglio, invece ai piedi delle cascate del Pisciadú a poche centinaia di metri dall’abitato di Colfosco sarà possibile degustare i migliori rossi altoatesini, dagli autoctoni ai bordolesi. La serata del 30 luglio è dedicata ai distillati dell’Alto Adige, assaporati attorno ad un falò presso l’agriturismo Maso Ciablun.

In pochi sanno che, in Alto Adige si producono anche ottimi gin distillati con erbe e ingredienti locali. L’appuntamento con il gin dell’Alto Adige avrà luogo il 13 agosto, all’interno del giardino del castello Ciastel Colz, antica residenza nobiliare, aperta solo per l’occasione. I vini dell’Alto Adige sono famosi anche per gli abbinamenti ai piatti e prodotti tipici della regione.

Il 20 agosto i vini dell’Alto Adige verranno abbinati ad una selezione di formaggi, ideata dall’affinatore altoatesino Hansi Baumgartner, all’interno di un tradizionale fienile presso il Maso Sompunt. La viticoltura biologica si distingue soprattutto perché punta su un metodo di coltivazione rispettoso della natura. I migliori vini biodinamici dell’Alto Adige verranno raccontati e degustati il 27 agosto sui prati del Sas Dlacia, ai piedi del Parco Naturale Fanes-Senes-Braies. Il pomeriggio del 3 settembre sarà invece dedicato ai vini bianchi altoatesini, che potranno essere assaggiati sui prati dell’Armentara, dopo una breve escursione guidata. Il lago Lech dla Lé con vista sul Santa Croce è invece il luogo ideale per scoprire i vini dolci e rosé della nostra terra (10 settembre), mentre l’ultimo appuntamento è riservato agli spumanti altoatesini. Questi verranno degustati il 17 settembre al tramonto, ammirando la cima Nove e Dieci del gruppo Santa Croce dai Prati Larcenëi a La Val.

Gli appuntamenti al costo di 24,00€ (30,00€ per la serata accompagnata dai formaggi altoatesini), includono la degustazione di quattro vini o distillati dell’Alto Adige. La prenotazione può essere effettuata presso gli uffici turistici dell’Alta Badia oppure online sul sito www.altabadia.org.

L’ALTO ADIGE, UNA TERRA RICCA DI VINI
L’Alto Adige è una terra di vini ricchi di carattere e sfaccettature. Con i suoi 5.550 ettari di superficie, l’Alto Adige è uno dei territori vinicoli più piccoli d’Italia, ma grazie alla sua posizione geografica è anche uno dei più variegati. La viticoltura, infatti, si estende dai piedi dei massicci alpini più elevati a Nord, fino ai vigneti di un paesaggio decisamente mediterraneo a Sud. Un terroir quanto mai differenziato fa sì che tanti vitigni trovino condizioni di crescita ideali. I viticoltori si dividono una superficie distribuita infatti nelle zone climatiche più disparate, su terreni diversi e a quote che variano fra 200 e più di 1.000 metri s.l.m. Da questa estrema varietà scaturisce un numero sorprendente di vini d’eccellenza. Nel vigneto e in cantina, i 5.000 viticoltori altoatesini possono contare su un’esperienza maturata e tramandata di generazione in generazione, combinandola all’attenzione crescente per una viticoltura naturale e sostenibile, e alla voglia costante di rinnovarsi. Le forti escursioni termiche fra il giorno e la notte, una temperatura media di 18 gradi durante il periodo vegetativo, le oltre 300 giornate di sole all’anno e un clima continentale temperato, sono gli ingredienti ideali per vendemmiare uve di qualità, ricche di aromi tipici e personalità. Il settore vitivinicolo altoatesino da anni punta inoltre su una viticoltura sostenibile nella consapevolezza che solo assumendosi la responsabilità di rispettare la natura e il suo ciclo sarà possibile consegnare intatte alle prossime generazioni l’attuale produzione vitivinicola e le risorse naturali da cui dipende.