Nella variegata e variopinta websfera dei Social con cui ci troviamo a confrontarci ogni giorno, tra click e video sarà sempre impossibile mettere d’accordo tutto. Fondamentale crederci, tenere accesa la speranza, avere le motivazioni giuste, non arrendersi di fronte a una realtà difficile e aspra come una salita durissima da affrontare, ma che non può e non deve rappresentare un ostacolo insormontabile. Renato Angioi e la Coppa Piemonte inquadrano un punto focale della situazione e accendono un orizzonte di ottimismo per il futuro: «Non siamo avulsi dalla realtà che ci circonda, ma vogliamo lanciare un messaggio positivo. Non parliamo più di pandemia. C’è voglia di rinascita e di ritorno alle gare».
Coppa Piemonte: lo show scatta il 25 aprile con la Gran Fondo Valtidone
Il 25 aprile, giorno della Festa Nazionale della Liberazione, scatterà una nuova edizione della Coppa Piemonte, il circuito di sette gare. Prima tappa con la Gran Fondo Valtidone, la new entry del circuito piemontese e un percorso di avvicinamento che procede bene secondo Angioi: «Secondo me sta andando bene. Abbiamo avuto delle difficoltà con Mondovì che ha deciso di non fare più la gara. Bra si è spostata al 26 settembre. Tutto regolare visto che le sette prove sono rimaste intatte. Gli iscritti ci sono e siamo al lavoro per sistemare le cose».
Dateci tempo e poi faremo tutto: ricordate la metafora di Claudio Ranieri appena arrivato alla Samp? Si abbina benissimo alla situazione degli abbonamenti alla Coppa Piemonte, in leggera flessione a causa della pandemia: «Dal punto di vista degli abbonati siamo a 745. Meno del 2019, quando erano 946. In tempi di pandemia abbiamo pagato dazio anche noi, ma sono numeri comunque apprezzabili per il momento che stiamo vivendo. Le iscrizioni alle gare, invece, stanno soffrendo. La gente ha paura e i timori alimentati da AstraZeneca, aumentano e amplificano tutto e tolgono la speranza nel futuro. A Valtidone abbiamo 400 iscritti più 700 abbonati, a Bra 597 iscritti. Siamo in concomitanza con la Nove Colli e viaggiamo sui 2000 iscritti totali».
Lo sport, baluardo dei valori più veri della società. Un qualcosa di prezioso, da preservare soprattutto in un periodo così particolare: «Le gare sono in calendario e siamo pronti a partire. C’è la necessità di lasciarsi alle spalle un 2020 brutto. Noi stiamo dando speranza, siamo un anello della catena. Il movimento delle Gran Fondo traina tutto il settore dell’abbigliamento e della componentistica che c’è dietro. Vogliamo rinascere tutti insieme. Altrimenti il settore muore perché le gare di media e piccola portata sono il cuore pulsante. Riscopriamo il piacere di andare in bicicletta. Ci sono persone che da vent’anni partecipano alla Coppa Piemonte, riavvicinarli non sarà facile. Per recuperare i 200 abbonati che oggi ci mancano, ci vorranno anni».