Trans Am Bike Race, la gara no stop lunga un sogno (6.729 chilometri)

Stefano Pellegrini sarà alla Trans Am Bike Race
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Mancano poche ore alla partenza della Trans Am Bike Race, gara non stop di 6.729 chilometri (4.171 miglia) considerata la più lunga ed iconica gara di ultracycling unsupported alla quale prendono parte anche tre italiani, Omar Di Felice, Stefano Pellegrini ed Alberto Vaghi. Partenza da Astoria (Oregon) ed arrivo a Yorktown (Virginia) la non stop si snoda lungo gli Stati Uniti dalle coste dell’Oceano Pacifico a quelle dell’Atlantico.

Domenica 4 giugno, alle ore 6, prenderanno il via 47 atleti che si sfideranno lungo il coast to coast. La gara è in modalità “non stop” ovvero il tempo considerato sarà quello totale, comprensivo delle eventuali soste notturne per il sonno e per tutte le esigenze cui ogni atleta dovrà far fronte autonomamente. Ogni forma di assistenza esterna è vietata e punita dal regolamento.

Il percorso della Trans Am Bike Race che va dall’Oceano Pacifico all’Atlantico, una no stop di 6729 km

Mentre Alberto Vaghi, 60 anni, di Rivarolo Canavese, e Stefano Pellegrini, 39 anni, di Livorno, sono alla loro prima esperienza alla Trans Am, benché abbiano portato a termine altre prestigiose maximaratone (Parigi-Brest-Parigi, Northcape 4000, ecc), Omar Di Felice l’ha già corsa nel 2019 quando, con il tempo totale di 20 giorni e 8 ore riuscì a salire sul podio, primo ed unico italiano finora riuscito a centrare l’obiettivo. ”Torno alla Trans Am in maniera quasi inattesa – spiega l’ultracycler romano – . E’ l’unica corsa che è riuscita ad affascinarmi e rapirmi pur presentando un percorso completamente inadatto a quelle che sono le mie caratteristiche di scalatore leggero. Dopo la lunga traversata himalayana del Ladakh dello scorso inverno, e gli ultimi due mesi di allenamenti, con il test intermedio alla Race Across Italy, ho deciso di tornare negli Usa”.

Omar Di Felice

La gara vedrà al via alcuni degli specialisti più esperti sulle lunghe distanze (tra cui il polacco Pawel Pulaski e il britannico Ben Davies) che si daranno battaglia lungo il massacrante percorso che attraversa 10 Stati e quattro fusi orari, con condizioni climatiche che possono passare da temperature sotto zero e possibilità di neve tra le montagne di Wyoming, Montana e Colorado, al caldo asfissiante degli oltre 40°C del Kansas e i forti venti. “Quando parti per una gara così lunga non puoi dare per scontato nessun obiettivo – riprende Omar Di Felice – ma prepararti a vivere, giorno per giorno, una serie di vicissitudini e peripezie che rendono quest’avventura un viaggio attraverso i propri limiti. Mi piacerebbe moltissimo riuscire ad abbassare il tempo stabilito nel 2019 anche se ciò non mi garantirebbe automaticamente il podio. Finire nuovamente nella Top3 sarebbe una ciliegina sulla torta di una carriera a cui sento di non dover più chiedere altro in termini di risultati: sono qui per divertirmi e continuare a farlo in sella alla mia bicicletta.”

Al “via” anche tre donne: la statunitense Abbi Moore, 29 anni, l’austriaca Tanja Hacker, 42 anni, e la tedesca Birgit Zimmermann, 62 anni 

Alla Trans Am prendono parte ciclisti provenienti da 11 Paesi: Usa, Canada, Germania, Italia, Francia, Gran Bretagna, Lussemburgo, Austria, Polonia, India e Indonesia. Al “via” anche tre donne: la statunitense Abbi Moore, 29 anni, l’austriaca Tanja Hacker, 42 anni, e la tedesca Birgit Zimmermann, 62 anni. 

Omar Di Felice correrà con una bici Wilier Triestina Filante (con colorazione speciale realizzata con il programma “Infinitamente” proprio per celebrare il coast to coast statunitense) equipaggiata Shimano Dura-Ace R9200 12V, con ruote Shimano Dura Ace C50 e gomme tubeless Continental GP5000 TR S 700×28. Per sfruttare al meglio l’aerodinamica durante i lunghi tratti pianeggianti sarà attrezzata con prolunghe da triathlon. La sella sarà la Aspide Supercomfort di Selle San Marco, mentre per le borse la scelta è caduta sulla serie “road” di Missgrape . 

Stefano Pellegrini

Il Garmin Edge 1040 Solar  navigherà le tracce e registrerà tutti i dati della pedalata (con al polso Enduro 2 Solar per la registrazione di backup e per memorizzare tutti i dati di performance e quelli legati alle pause per il sonno e il recupero). Per l’integrazione, in aggiunta a tutto ciò che dovrà reperire lungo il percorso, Di Felice partirà con un kit di integratori e, soprattutto, vitamine e aminoacidi Volchem. Visto il grande caldo previsto nella seconda metà di gara, indosserà una speciale versione della maglia Airwing UYN completamente bianca e con tessuto particolare sul dorso per aiutare la traspirazione, con pantaloncino Metarace adatto per le lunghissime distanze.

Sarà possibile seguire la Trans Am attraverso il sito ufficiale transambikerace.com e sui canali social di Omar Di Felice, che cercherà di aggiornare, compatibilmente con la connettività internet e le dinamiche di gara.

Mancano poche ore alla partenza della Trans Am Bike Race, gara non stop di 6.729 chilometri (4.171 miglia) considerata la più lunga ed iconica gara di ultracycling unsupported alla quale prendono parte anche tre italiani, Omar Di Felice, Stefano Pellegrini ed Alberto Vaghi. Partenza da Astoria (Oregon) ed arrivo a Yorktown (Virginia) la non stop si snoda lungo gli Stati Uniti dalle coste dell’Oceano Pacifico a quelle dell’Atlantico.

Domenica 4 giugno, alle ore 6, prenderanno il via 47 atleti che si sfideranno lungo il coast to coast. La gara è in modalità “non stop” ovvero il tempo considerato sarà quello totale, comprensivo delle eventuali soste notturne per il sonno e per tutte le esigenze cui ogni atleta dovrà far fronte autonomamente. Ogni forma di assistenza esterna è vietata e punita dal regolamento.

Mentre Alberto Vaghi, 60 anni, di Rivarolo Canavese, e Stefano Pellegrini, 39 anni, di Livorno, sono alla loro prima esperienza alla Trans Am, benché abbiano portato a termine altre prestigiose maximaratone (Parigi-Brest-Parigi, Northcape 4000, ecc), Omar Di Felice l’ha già corsa nel 2019 quando, con il tempo totale di 20 giorni e 8 ore riuscì a salire sul podio, primo ed unico italiano finora riuscito a centrare l’obiettivo. ”Torno alla Trans Am in maniera quasi inattesa – spiega l’ultracycler romano – . E’ l’unica corsa che è riuscita ad affascinarmi e rapirmi pur presentando un percorso completamente inadatto a quelle che sono le mie caratteristiche di scalatore leggero. Dopo la lunga traversata himalayana del Ladakh dello scorso inverno, e gli ultimi due mesi di allenamenti, con il test intermedio alla Race Across Italy, ho deciso di tornare negli Usa”.

La gara vedrà al via alcuni degli specialisti più esperti sulle lunghe distanze (tra cui il polacco Pawel Pulaski e il britannico Ben Davies) che si daranno battaglia lungo il massacrante percorso che attraversa 10 Stati e quattro fusi orari, con condizioni climatiche che possono passare da temperature sotto zero e possibilità di neve tra le montagne di Wyoming, Montana e Colorado, al caldo asfissiante degli oltre 40°C del Kansas e i forti venti. “Quando parti per una gara così lunga non puoi dare per scontato nessun obiettivo – riprende Omar Di Felice – ma prepararti a vivere, giorno per giorno, una serie di vicissitudini e peripezie che rendono quest’avventura un viaggio attraverso i propri limiti. Mi piacerebbe moltissimo riuscire ad abbassare il tempo stabilito nel 2019 anche se ciò non mi garantirebbe automaticamente il podio. Finire nuovamente nella Top3 sarebbe una ciliegina sulla torta di una carriera a cui sento di non dover più chiedere altro in termini di risultati: sono qui per divertirmi e continuare a farlo in sella alla mia bicicletta.”

Alla Trans Am prendono parte ciclisti provenienti da 11 Paesi: Usa, Canada, Germania, Italia, Francia, Gran Bretagna, Lussemburgo, Austria, Polonia, India e Indonesia. Al “via” anche tre donne: la statunitense Abbi Moore, 29 anni, l’austriaca Tanja Hacker, 42 anni, e la tedesca Birgit Zimmermann, 62 anni. 

Alberto Vaghi

Omar Di Felice correrà con una bici Wilier Triestina Filante (con colorazione speciale realizzata con il programma “Infinitamente” proprio per celebrare il coast to coast statunitense) equipaggiata Shimano Dura-Ace R9200 12V, con ruote Shimano Dura Ace C50 e gomme tubeless Continental GP5000 TR S 700×28. Per sfruttare al meglio l’aerodinamica durante i lunghi tratti pianeggianti sarà attrezzata con prolunghe da triathlon. La sella sarà la Aspide Supercomfort di Selle San Marco, mentre per le borse la scelta è caduta sulla serie “road” di Missgrape . 

Il Garmin Edge 1040 Solar  navigherà le tracce e registrerà tutti i dati della pedalata (con al polso Enduro 2 Solar per la registrazione di backup e per memorizzare tutti i dati di performance e quelli legati alle pause per il sonno e il recupero). Per l’integrazione, in aggiunta a tutto ciò che dovrà reperire lungo il percorso, Di Felice partirà con un kit di integratori e, soprattutto, vitamine e aminoacidi Volchem. Visto il grande caldo previsto nella seconda metà di gara, indosserà una speciale versione della maglia Airwing UYN completamente bianca e con tessuto particolare sul dorso per aiutare la traspirazione, con pantaloncino Metarace adatto per le lunghissime distanze.

Sarà possibile seguire la Trans Am attraverso il sito ufficiale transambikerace.com e sui canali social di Omar Di Felice, che cercherà di aggiornare, compatibilmente con la connettività internet e le dinamiche di gara.