GRAN FONDO PINARELLO / Quella dolce tradizione dello start lanciato dal vecchio “Nane”: un colpo di pedale sulla sua bici da passeggio per anticipare il gruppo e dare alla sfida quel tocco unico di un sentimento che vive per sempre

Giovanni "Nane" Pinarello alla partenza della sua Gran Fondo, in una foto d'archivio
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Ormai era diventata una vera e propria tradizione. Un appuntamento fisso che apriva ufficialmente la Gran Fondo Pinarello dando alla stessa un tocco di straordinaria unicità.

GRAN FONDO PINARELLO / Quella dolce tradizione dello start lanciato dal vecchio “Nane”

“Nane” Pinarello si presentava in griglia, ai nastri di partenza, davanti al colorato gruppo composto da migliaia di partecipanti e quando il countdown scandito dalla speaker della manifestazione dava il via, lui scattava anticipando di qualche secondo la partenza ufficiale della gara. Due, trecento metri di passerella sul rettifilo di partenza pedalati in sella alla sua amata bici da passeggio prima di essere raggiunto e salutato dal lunghissimo serpentone lanciato verso una nuova cavalcata tra le colline trevigiane. 

Sì, era un appuntamento fisso, una tradizione che portava con sé un sentimento che racchiudeva al meglio lo spirito e l’amore di una persona, anzi, di un’intera famiglia nei confronti della bicicletta e di un ciclismo le cui radici non conoscono età. 

Dall’edizione del 2015 (la prima senza “Nane”) non è più la stessa cosa, non è più la stessa partenza, è vero, ma per chi ha avuto la fortuna di vivere quegli avvii della Gran Fondo, con “Nane” ingobbito sulla sua bicicletta a lanciare una nuova sfida, beh quei momenti non passeranno mai, anzi, tornano sempre ogni qualvolta la Gran Fondo Pinarello prende il suo colorato, felice e “adrenalinico” avvio dal cuore di una città che non ha mai smesso di amarlo e ricordarlo.