GRAN FONDO PINARELLO / Dal vernissage con Indurain alla riscoperta di Madean: un tuffo tra le storie della Classica trevigiana

Indurain con Nane Pinarello alla partenza della Gran Fondo del 2004
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VERNISSAGE CON MIGUELON – La prima edizione della Gran Fondo Pinarello si svolse un quarto di secolo fa e registrò ben 1.810 partecipanti. Era il 1997 e in griglia si presentò anche Miguel Indurain, che aveva chiuso la sua carriera solo l’anno prima e che aveva corso diverse stagioni con la bici Pinarello per la Banesto.

CALDO TORRIDO – La Pinarello chiude ormai da 25 anni la prima parte della stagione delle gran fondo. Precede l’inizio delle ferie e l’interruzione del calendario per le vacanze. La maggior parte delle sue edizioni si sono svolte in giornate di caldo secco, con temperature sino a 40 gradi. Fece eccezione la Pinarello del 2012, sulla quale si abbattè un violentissimo nubifragio. Nel 2010, invece, l’organizzazione fu costretta a modificare in extremis il percorso per i danni causati dal maltempo.

Gran Fondo Pinarello: nel Prestigio di Cicloturismo dal 1998

PRESTIGIOSA DAL ’97 – Nel 1997, alla sua seconda edizione, l’ingresso della Pinarello nel Prestigio, dal quale non è più uscita. La classicissima trevigiana è la penultima prova della challenge di CicloTurismo. Sarà seguita dall’Oetztaler Radmarathon (28 agosto) e dalla Prosecco Cycling (2 ottobre).

RINNOVO PERCORSI – Una delle principali caratteristiche della Pinarello è stata quella di cambiare percorso da un’edizione all’altra. Soltanto negli ultimissimi anni il tracciato non è stato modificato. Il traguardo è sempre posto in piazza del Grano, a Treviso, e l’accesso avviene da Porta San Tommaso.

RISCOPERTA DI MADEAN – L’unica salita over 1000 della Pinarello 2022 è quella di Casere Budui, nota anche come Madean. Inserita nell’itinerario della prima edizione (1997) venne poi ignorata sino allo scorso anno, quando tornò a far parte del percorso “lungo”.

ANCHE GRAPPA E TOMBA – Nel corso della sua lunga storia la Pinarello è andata alla scoperta di molte salite leggendarie come il Monte Grappa, il Passo di San Boldo, l’Alpe Nevegal e la Crocetta del Cansiglio. Una classica ascesa, seppur breve, è quella del Montello, quasi immancabile. Nell’edizione del 2013 vennero affrontati il Passo di Praderadego e il durissimo Monte Tomba. Negli ultimi anni è comparso sul profilo altimetrico anche il famoso Muro di Cà del Poggio.

VERSIONI IBRIDE – Nelle edizioni del 2010 e del 2011 venne introdotta la partenza alla francese, con start libero dalle ore 6.45 alle 7.30. Non fu stilata una classifica individuale a tempo. Nell’11 fu stesa una graduatoria per squadre e venne cronometrato il durissimo troncone in salita del Salto della Capra, uno dei versanti del Monte Grappa. Doppia partenza invece nel 2012: gli agonisti scattano alle 7.45, i cicloturisti alle 7.50.