Garmin Edge 1040, più moderni e connessi che mai (VIDEO)

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A pochi giorni dall’ufficializzazione di due prodotti della serie Forerunner per podisti, Garmin cala l’asso anche nel settore bici. L’occasione è quella del nuovo ciclocomputer Gps Edge 1040, evoluzione dell’attuale 1030 e, come vedremo, realmente “figlio” di un nuovo modo di intendere l’allenamento che oggi tiene conto di tutto, anche dei nuovi segmenti di mercato che avanzano.

Ma prima ancora di andare nello specifico, chiariamo le dimensioni: siamo a 59,3 x 117,6 x 20,0 millimetri, forti di un display touch da 3,5 pollici e un peso di 133 grammi. Per la ricarica si utilizza la porta Usb-C, standard destinato a diventare (notizia proprio di questi giorni) quello universale per le device elettroniche. L’innesto resta quello solito, ma stavolta in alluminio e dotato dei connettori per eventuali componenti aggiuntivi.

La confezione è ricchissima e include anche la protezione in gomma, due diversi attacchi per il manubrio (uno specifico per road e uno per offroad), il cavo di ricarica e un innesto di riserva classico, di quello con gli elastici per intenderci.

Il Garmin Edge 1040 parla con sole e satelliti

Una delle grandi innovazioni, a nostro modo di vedere, è stato quello che si può definire una sorta di “implemento” della connettività satellitare. Il “multi GNSS” significa che questo Edge 1040 vanta più linee di connessione ai satelliti, il che rende la ricezione più veloce e il posizionamento più preciso. Sistema già visto nei recentissimi Forerunner e riproposto subito qui.

L’altro grande improvement a livello tecnico è senza dubbio l’utilizzo della tecnologia solare per la ricarica della batteria. La versione top, quella che abbiamo ricevuto in prova infatti, ha il display che funziona anche da “pannello solare” e permette di aumentare l’autonomia di funzionamento. Non una cosa totalmente inedita in casa Garmin, già vista infatti in alcuni prodotti outdoor, ma era evidente che soprattutto nel ciclismo e in particolare in un’ottica di lunghi giri viene proprio comoda.

Parliamo di un 70 per cento di ricarica totale, e secondo i dati forniti dai tecnici si arriva sino a 42 minuti aggiuntivi per ogni ora di utilizzo sotto il sole estivo. Un ciclocomputer, questo Edge 1040, che comunque anche “stressato” da connessioni e navigazione permette di essere utilizzato per 45 ore, che arrivano a 100 in modalità risparmio energia. Se poi ci si mette il sole i numeri come abbiamo visto aumentano…

Un touch di classe

Alcuni dei miglioramenti in questo Edge 1040 si notano (o si noteranno, e si apprezzeranno) più avanti con l’uso. Uno di questi è sicuramente la sensibilità dello schermo touch. E’ un ciclocomputer sviluppato per ogni tipo di utilizzo, non solo road. Anche gravel e mountain, e quindi con un occhio maggiormente rivolto all’offroad anche il display deve guadagnare in fedeltà soprattutto in situazioni di utilizzo per così dire “concitate”.

Altra osservazione relativa all’hardware va fatta relativamente alla capacità di calcolo. Avevamo già notato che sui modelli Edge 830 e Edge 530 le chipset utilizzate offrono prestazioni vicine a quelle di uno smartphone di buona fattura. Basterebbe vedere con quale velocità ricalcolano un percorso… Qui troviamo hardware tutto sommato simile, da come ci hanno confermato i tecnici, ma ottimizzato per lavorare anche in multitasking e con più sensori collegati. Se si pensa che su una bici potrebbero esserci sino addirittura a 10 componenti collegati o monitorati dal Garmin Edge 1040, si capisce a cosa ci riferiamo…

La connettività del Garmin Edge 1040

Un paio di passaggi relativamente semplici e la connessione con la App Garmin Connect è diretta. Tutte quelle funzioni che possono essere definite “smart” (come il Live Track e le notifiche…) sono ovviamente confermate, ma finalmente (questo lo aggiungiamo noi…) è possibile customizzare i vari profili di attività e le schermate comodamente tramite l’applicazione, e poi trasferirli sulla device semplicemente con la sincronizzazione. Questo evita faticosi e complessi settaggi che, effettivamente, erano l’unica vera lacuna di un ecosistema completo e diffuso quale è appunto Garmin Connect.

Per quanto riguarda i sensori che si collegano all’Edge 1040, è anche possibile verificare lo stato di carica della batteria prima di partire, altro piccolo ma comodissimo implemento nato evidentemente dall’esperienza di tutti i giorni.

Navigazione e non solo…

Ovviamente navigatore (e anche velocissimo, se è per questo), l’Edge 1040 diventa un vero e proprio coach con una funzione che non esitiamo a definire cruciale. Parliamo della Power Guide. Di fatto sulla base dei risultati ottenuti in precedenza, e sullo studio di essi, il Garmin suggerisce il ritmo da tenere per portare a termine una prestazione prestabilita. Si sceglie sostanzialmente a che “percentuale” andare rispetto al massimo (ad esempio il percorso di una Gran Fondo), indicarla direttamente prima del via, e il ciclocomputer ci dirà che valori rispettare per raggiungere l’obiettivo prefissato.

Un aiuto niente male per i principianti, pensando anche al fatto che diventa anche più facile allenarsi con i “watt” rispetto a metodi che spesso possono indurre a confusione, soprattutto se “autoprodotti”. Mentre per gli utenti più esperti continua l’evolversi delle cosiddette statistiche secondarie, come ad esempio l’analisi del recupero tramite la HRV (Heart Rate Variability, che nasce dalla collaborazione con FirstBeat Analytics). Questo ovviamente avviene ad algoritmi sviluppati sempre più precisi e complessi, ottenuti anche attingendo (in maniera “anonima”, come tengono a precisare qui) ad un database praticamente sconfinato di prestazioni e situazioni quale Garmin Connect. D’altro canto parliamo di un marchio che è indiscutibilmente quello maggiormente utilizzato nel ciclismo, e di conseguenza la mole di numeri raccolti è perlomeno sconfinata.

Ma in generale parliamo di un miglioramento costante delle funzioni già presenti, con sessioni anche complesse in termini di proposizione di un allenamento. La Stamina Online Analysis è un esempio in tal senso, e un po’ come la Power Guide in base alla conoscenza dell’atleta in questione permette di prevedere quanta energia ancora c’è, fornendo un valore in minuti, watt, chilometri. Dunque si dà un’idea reale al ciclista di come stanno andando le cose e cosa aspettarsi.

Tutto più semplice

Torniamo un secondo alla navigazione: viene visualizzata in modalità ad alto contrasto con l’evidenziazione delle strade più comuni, e una sezione specifica per la ricerca dei POI, dei Point Of Interests come fontane, bar, punti di ristoro… Perché accenniamo a questo? Lo avevamo fatto anche in precedenza, ma giova ripeterlo: parliamo di un ciclocomputer che deve oggi incontrare le richieste anche del crescente segmento gravel e adventure, oltre che eventualmente della mountain bike.

Ecco allora che il software e l’ecosistema stesso si evolvono in tal senso andando incontro anche alle esigenze di un pubblico diverso. Così come, sempre seguendo questo ragionamento, si comprende come l’interfaccia generale sia diventata più semplice da visualizzare.

Chiudiamo con i prezzi, visto che l’Edge 1040 è già disponibile sull’e-commerce della stessa Garmin. La versione standard viene 599 euro, che diventano 699 euro se si sceglie quella con fascia cardio e sensori di velocità e cadenza. La variante Solar, ma priva di altri sensori, costa 749 euro.